Messaggio del vescovo Marco per la festa degli Angeli custodi
Care nonne e cari nonni,
buona festa degli Angeli Custodi,
è festa per chi va custodito: i vostri nipoti
è festa per voi che avete la missione di custodirli.
Sì, la missione non va in pensione! Voi stessi testimoniate che la nascita dei vostri nipoti è stata un dono meraviglioso che ha inaugurato una nuova fase della vostra vita non meno piena e vivace delle precedenti.
I nipoti vi chiedono disponibilità di tempo, generosità, impegno ma aiutarli a crescere non è per voi un lavoro, una limitazione o solo una fatica; anzi, è ciò che da senso e sapore alle vostre giornate.
Custodire i nipoti è il carisma dei nonni. Uso di proposito la parola “carisma” che nella Bibbia indica una capacità ricevuta “gratis” dalla benevolenza di Dio Padre da mettere a disposizione degli altri.
Trafficate, allora, il vostro carisma per il massimo bene dei nipoti.
Come si fa?
Vi lascio alcuni semplici suggerimenti.
Il carisma dei nonni è, anzitutto, quello di un affetto maturo e perciò disinteressato che non dipende dai vostri umori, ma dai bisogni dei vostri figli e nipoti. L’esperienza vi ha insegnato ad essere “educatori” teneri e robusti in ogni parola e azione, anche nelle più quotidiane. La vita ha maturato in voi il giusto equilibrio delle relazioni: quando bisogna esserci e quando è meglio non esserci, quando è opportuno dire un sì e quanto è più utile dire un no, quando è necessario dire una parola e quando è preferibile tacere.
Il carisma dei nonni è anche quello di ricordare. Siate dei bravi narratori di storie. Soprattutto delle storie delle vostre famiglie. I nipoti, non solo da piccoli, amano sentirvi raccontare e conoscere il loro “albero genealogico” che li aiuta a scoprire da dove vengono per capire meglio come orientarsi.
Il carisma dei nonni è, infine, quello di trasmettere la saggezza e la fede. Oggi i ragazzi hanno a disposizione tanta informazione ma meno aiuti per la formazione del carattere, dei sentimenti, delle convinzioni, delle decisioni morali. Soprattutto c’è un compito nel quale siete particolarmente efficaci: quello di trasmettere il senso religioso e insegnare ai nipoti a pregare. Sin da piccoli portateli con voi nelle chiese quando sono vuote e silenziose, aiutateli a familiarizzare con la casa di Dio, evangelizzate Gesù, cioè parlate di Lui e di sua madre Maria con ammirazione, con un sentimento vivo, insegnando a rivolgersi al Signore con cuore confidente e parole semplici. Insegnate il senso e il modo per compiere i gesti religiosi basilari. Oggi i ragazzi hanno tante cose, ma rischiano di essere analfabeti religiosi per mancanza di proposta. I primi e più incisivi catechisti siete voi. Michele, un giovane trentenne, mi ha detto che ricevere ancora oggi la benedizione del nonno Lionello è per lui un momento di gioia e di grazia che lo accompagna da sempre.
Penso che, in parecchi casi, se non siete voi a custodire l’anima dei vostri nipoti, rischiano di essere privati di una “esperienza religiosa” che voi stessi ricordate come un patrimonio prezioso ricevuto dai vostri nonni.
Vi abbraccio e benedico. Fate voi per me il segno della croce sulla fronte dei vostri nipoti e dite loro che è la benedizione del nostro vescovo Marco. Buona festa e buona missione!
+ Marco Busca